CASA DELLA SOLIDARIETÁ ALEXANDER DUBCEK

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Inaugurata il 20 ottobre 2001 nell'edificio che ospitava l'Istituto Salvemini, distrutto da un aereo militare il 6 dicembre 1990, la Casa della Solidarietà è il segno del recupero alla vita civile, come sede delle associazioni e del volontariato locale, di uno spazio che ricorda uno dei momenti più tragici per la comunità di Casalecchio di Reno. Molte le associazioni di volontariato e terzo settore che hanno sede alla Casa della Solidarietà, tra cui l'Associazione Vittime del Salvemini - 6 dicembre 1990, che gestisce il Centro per le Vittime per l'assistenza alle vittime di reato e di calamità, e la Pubblica Assistenza di Casalecchio.

L'Aula della Memoria
L'aula della 2a A, quella distrutta dall'impatto dell'aereo militare, nel 1997 è stata oggetto di un concorso per la sua ricostruzione rivolto agli studenti degli Istituti d'Arte ad indirizzo architettura, arredamento e legno di tutta Italia. Sui 31 progetti presentati la Commissione, all'unanimità, decide di scegliere, quali vincenti i progetti n. 6 e n. 7, presentati dagli studenti dell'Istituto d'Arte "Max Fabiani" di Gorizia, sulla base delle seguenti motivazioni:

il progetto n. 6 è quello che in maniera più semplice ed immediata riflette il ricordo del grave evento attraverso una rappresentazione simbolica priva di angoscia e di tormento, trasmettendo un sentimento positivo che pone al centro la continuità della vita e la responsabilità di raccogliere il messaggio lasciato da chi se ne è andato;

il progetto n. 7 attraverso la particolare colorazione della vetrata e la sua luminosità, rafforza il senso della continuità tra "interno" ed "esterno", tra il "sentimento" e la "razionalità", favorendo un'immagine giovane di gioia ed ottimismo proiettata sul futuro.

Il 18 luglio 2000 la Camera dei Deputati approva, pressoché all'unanimità, il disegno di legge che contribuisce con un miliardo di lire alla realizzazione del progetto "Casa della Solidarietà", il 25 ottobre 2000 anche il Senato della Repubblica si esprime in modo favorevole.

Il 20 ottobre 2001 viene inaugurata la Casa della Solidarietà "A. Dubcek". L'intitolazione ad Alexander Dubcek, così come il seminario previsto sulla sua vita, vuole sottolineare una particolare attenzione ai temi della emancipazione civile e culturale dell'umanità, individuando, in Dubcek, un simbolo, precoce quanto attuale, della lotta per la Democrazia e la Libertà, elementi imprescindibili dal senso di appartenenza e di partecipazione alla propria comunità, sentimenti così intensamente presenti nell'esperienza da tutti noi vissuta.

La Sala Foschi, intitolata alla professoressa che rimase gravemente ferita il 6 dicembre 1990, ospita riunioni e iniziative legate a questo ricco mondo di promozione della solidarietà.